Macron e il vertice dei volenterosi: "La Russia finge di negoziare". E annuncia una missione in Ucraina
Macron e il vertice dei volenterosi: "La Russia finge di negoziare". E annuncia una missione in Ucraina

Macron e il vertice dei volenterosi: « La Russia finge di negoziare ». E annuncia una missione in Ucraina

28.03.2025
4 min de lecture

I leader all’unisono dopo il summit di Parigi: « È presto per revocare le sanzioni ». Il capo dell’Eliseo: « Dobbiamo mettere Kiev nella posizione migliore per negoziare la pace »

Si è chiuso a Parigi il vertice sull’Ucraina convocato dal presidente francese Emmanuel Macron a Parigi per « definire » le « garanzie di sicurezza » da offrire a Kiev nel caso di un accordo di pace con la Russia. Al summit hanno preso parte, tra gli altri, il premier britannico Keir Starmer, la presidente del consiglio italiana Giorgia Meloni, il tedesco Olaf Scholz e il vicepresidente turco Cevdet Yilmaz. Volodymyr Zelensky è stato già ricevuto ieri sera all’Eliseo con la promessa di nuovi aiuti militari francesi per due miliardi di euro. 

« L’obiettivo è chiaro: ottenere la pace, e per farlo dobbiamo mettere l’Ucraina nella posizione migliore per negoziare con la pace » ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, nella conferenza stampa al termine del vertice. « Continueremo a sostenere militarmente l’esercito ucraino » ha sottolineato, aggiungendo che la Russia « finge di negoziare » per arrivare a un accordo, ma « non vuole alcun tipo di pace ». Macron ha ammesso che sull’invio di truppe di peacekeeping in Ucraina « non c’è unanimità ». « Alcuni Paesi non hanno la capacita’ di farlo, altri non hanno il contesto politico che consente loro di essere d’accordo », ha aggiunto. 

La missione franco-britannica in Ucraina

Il presidente francese ha quindi annunciato che una missione franco-britannica si recherà nei prossimi giorni in Ucraina per lavorare al rafforzamento dell’esercito di Kiev e per preparare il terreno a un possibile dispiegamento di forze dei paesi alleati dopo un eventuale accordo di pace. « Prepareremo le forze di rassicurazione attraverso la missione che è stata affidata ai due Capi di Stato Maggiore, ora britannici, e lavoreremo per costruire una squadra che andrà a lavorare con una squadra ucraina » ha detto Macron.

« Gli ucraini ci diranno esattamente quali sono le loro esigenze. Ho avuto questa discussione ieri con il presidente Zelensky. Oggi queste ‘forze di rassicurazione’ sono una proposta franco-britannica ». È una proposta « sostenuta dalla Gran Bretagna e dalla Francia » nonché « auspicata dall’Ucraina ». A sostenerla però, ha rimarcato, ci sono anche « diversi Stati membri che hanno espresso la loro volontà di aderirvi ». Oggi l’adessione a una forza di peacekeeping « non è unanime » ha spiegato il capo dell’Eliseo sottolineando però che « non abbiamo bisogno dell’unanimità ». « Il primo ministro britannico e io – ha quindi specificato – abbiamo impartito un mandato ai nostri Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate affinché la squadra franco-britannica possa essere inviata in Ucraina nei prossimi giorni e possa lavorare a stretto contatto con i nostri partner di Kiev ».

Mosca ha fatto già sapere che non accetterà nessuna forza di peacekeeping. « Posso rassicurarvi sul fatto che non c’è bisogno dell’accordo della Russia » ha obiettato Macron citando il diritto internazionale. « Non è la Russia che deciderà che cosa succede sul territorio ucraino ». 

Le sanzioni non saranno revocate

Secondo il leader francese « non è ancora il momento giusto per la revoca delle sanzioni »: prima bisognerà arrivare a un accordo di pace definitivo. Su questo i leader che hanno partecipato al vertice sono tutti d’accordo. Anzi, si prospetta un ulteriore inasprimento delle misure per fare pressione su Mosca. 

Le critiche al Cremlino non sono mancate: « Non permetteremo che passino le narrazioni o le falsità diffuse » da Mosca, ha spiegato Macron, aggiungendo che nel corso dei colloqui a Riad, sul Mar Nero, « attraverso discorsi e dichiarazioni », la Russia « ha completamente reinventato quanto accaduto negli ultimi tre anni ». « Vogliamo inviare un messaggio chiaro: continueremo a sostenere il popolo e l’esercito ucraino nel breve termine. Questa è una necessità, per evitare quello che è il piano della Russia: fingere di aprire negoziati per scoraggiare l’avversario e intensificare i suoi attacchi ». 

Il leader francese ha quindi sferzato l’Europa che « ha bisogno di una maggiore indipendenza tecnologica, economica, agricola, industriale e militare, nel contesto geopolitico attuale ». « Questa constatazione che facciamo da anni – ha evidenziato -, oggi è ancora più vera ».

Starmer e Scholz: « È presto per revocare le sanzioni, vanno rafforzate »

Il premier britannico Starmer ha definito l’incontro « molto costruttivo » accusando la Russia di voler « ritardare » il processo di pace. « È chiaro che i russi stanno facendo ostruzionismo. Stanno giocando per guadagnare tempo », ha aggiunto Starmer.  »È un classico della strategia di Putin, ma non possiamo permettere che si trascinino per le lunghe mentre continuano a perseguire la loro invasione illegale ».

« L’accordo di pace verrà reso operativo non appena assumerà una forma precisa » ha aggiunto il premier britannico. E perché ciò avvenga  »è necessario il sostegno e l’impegno degli Stati Uniti ». I tempi? « Non voglio porre una scadenza vincolante, ma dobbiamo vedere lo sviluppo di questa processo nel giro di giorni e settimane, non di mesi, dobbiamo andare avanti in quella direzione », ha dichiarato. L’attenzione è rivolta a continuare a fare più pressione sulla Russia « per arrivare al tavolo e negoziare davvero ».

Secondo Starmer non è « ancora il momento di revocare le sanzioni » come ha di recente chiesto Mosca. « Al contrario – ha precisato -, abbiamo discusso di come possiamo aumentarle per sostenere l’iniziativa degli Stati Uniti e portare la Russia al tavolo delle trattative attraverso ulteriori pressioni ». 

Il vertice dei volenterosi a Parigi, foto via LaPresse-2
Il vertice dei volenterosi a Parigi, foto via LaPresse-2

Così la pensa anche il cancelliere tedesco Scholz. Toglierle le sanzioni alla Russia « sarebbe un grave errore » ha avvertito, rimarcando invece la necessità di rafforzarle. « Non ha senso porre fine alle sanzioni prima che la pace sia stata effettivamente raggiunta, e purtroppo siamo ancora molto lontani da questo ».

« Togliere le sanzioni alla Russia ora sarebbe un disastro per la diplomazia » ha ribadito Volodymyr Zelensky al termine del vertice della coalizione dei volenterosi a Parigi. « Le sanzioni sono uno dei pochi veri strumenti che il mondo ha per fare pressione sulla Russia affinché intraprenda colloqui seri ». « Cos’altro c’è a parte le sanzioni? » scrive il presidente ucraino sul suo account X. « Se le sanzioni vengono indebolite e la Russia viola l’accordo, ripristinare le sanzioni sarà incredibilmente lento e difficile. E a quel punto, molti semplicemente smetteranno di credere che le sanzioni funzionino davvero ».

Dernières nouvelles

À NE PAS MANQUER